PALERMO: MUSEO DIFFUSO NEL CENTRO STORICO

PALERMO: MUSEO DIFFUSO NEL CENTRO STORICO

PALERMO: MUSEO DIFFUSO NEL CENTRO STORICO

Dal 23 settembre al 30 ottobre 2016

Saranno Emilio Isgrò e RE alla BIAS, ossia la 1° esposizione transnazionale di arte contemporanea sacra delle religioni dell’umanità, ove Biennale sta per esposizione con scadenza biennale a Palermo; per Internazionale s’intende transazionale ossia sopra il concetto di nazione e di nazionalità - per Sacro s’intende spiritualità dell’artista - Arte comprende l’arte figurativa, video arte, scultura, fotografia, architettura cucina e musica - Contemporanea s’intende produzione artistica umana sino ad oggi realizzata, ossia l’elemento tempo diventa parte integrante dell’espressione artistica passato, presente e futuro -denominata “BIAS”. La BIAS, organizzata e promossa da WISH – World International Sicilian Heritage, avrà luogo dal 23 settembre al 30 ottobre 2016 creando una sorta di Museo diffuso en plein air nel centro storico di Palermo e nasce da una visione artistica – antropologica - filosofica dell’artista polivalente Rosa Mundi che ha sempre posto l’individuo e l’universo al centro della sua ricerca e riflessione laboratoriale artistica. I singoli padiglioni, intesi in senso astratto identificativi delle diverse Confession House per il 2016, saranno fisicamente individuati con le seguenti diciture: Ebraica | Cristiana | Islamica | Induista | Buddista Atea | Religioni perdute| Filosofica | Darwiniana scientifica. Sedi principali della BIAS saranno Palazzo Belmonte Riso, il Museo Dicoesano, il piano della Cattedrale, il prosipcente Palazzo Gaetani di Bastiglia. Da queste tre sedi partirà una rete di luoghi espositivi che copriranno tutto l’asse del centro storico della Città di Palermo denominato il “Cassaro”, oggi chiamata Via Vittorio Emanuele, da Porta Felice a Porta Nuova, sino a San Giovanni degli Eremiti e l’Oratorio di San Mercurio. “La Creazione” è il tema scelto per la prima edizione della BIAS. Gli artisti contemporanei esporranno lavori ispirati al tema della “creazione”, astrattamente riconducibili ai loro originari natali. Gli artisti, grazie ad un percorso laboratoriale ed una riflessione più intimista, hanno avuto l’occasione di esprimere, nel loro linguaggio universale – l’ARTE - la loro spiritualità, meglio riconducibile ad una o più confessione religiosa come a nessuna, prendendo modello concettuale ispiratore le riflessioni sulla spiritualità nell’arte di Kandinsky. L’ARTE, vettore e mezzo di comunicazione sovrano in ogni tempo, sradica ogni confine geografico e linguistico. Emerge nelle opere dei numerosi artisti la matrice primordiale del loro operare, le ragioni e le modalità della loro intuizione che collega l’infinito al finito, l’individuale all’universale: il percorso interiore tra cosmo ed il divino, tra ragione e credenza. Ciascun artista ha sviluppato una o più opere sul tema fornendo una più consapevole chiave di lettura, evidenziando il persistere nel suo essere, ricreare e creare della matrice spirituale evolutiva ricevuta sin dalla nascita. Lungo l’asse di Via Vittorio Emanuele le Chiese, gli oratori ed i palazzi si trasformeranno idealmente per la durata di un mese in una sorta di Confession House ove albergheranno le opere di riferimento ai singoli artisti, nella classificazione spirituale da loro scelta, superando ogni confine nazionale e linguistico, idealmente ricondotti a tutte le confessioni religiose, le religioni perdute, gli atei, i darwiniani, i filosofi. Dai quattro canti, dalla Martorana, dalla Chiesa dei Teatini, la Pinta, l’Immacolata Concezione al Capo, la Chiesa della Pinta, Santa Caterina, Santissimo Salvatore, alla Cattedrale, sino all’oratorio di San Mercurio e l’Oratorio di San Lorenzo, passando per la Chiesa di Porto Salvo e di San Giovanni dei Napoletani, la mostra si snoderà con i suoi artisti collocando il nuovo, il contemporaneo nelle magiche cornici del passato di una Palermo sempre più neorinascimentale. Foto: Emilio Isgrò

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