A Torre di Ligny a Trapani fino al 23 dicembre.
Una delle grandi tradizioni artistiche trapanesi è la lavorazione del Corallo, da secoli tratto distintivo di una produzione locale di altissimo livello, e purtroppo a “rischio d’estinzione”. Se da un lato però è sempre più difficile avvicinare il pubblico giovane a questo antico mestiere, dall’altro per fortuna resistono ancora gli artigiani, detentori appunto di un’arte, che ormai ha raggiunto la sua massima espressione. A ricordarcelo in questi giorni ci ha pensato Platimiro Fiorenza con una sua Personale al Museo Civico di Torre di Ligny a Trapani, proposta dall’Associazione Euploia-Archeologia e Beni Culturali e patrocinata dal Comune di Trapani e dall’Assessorato alle Strategie di Sviluppo e alle politiche sociali. La mostra, intitolata Rosso Corallo. Tra Sogno e Materia, rende omaggio al maestro d’arte trapanese, tra gli ultimi artigiani di una lunga tradizione, esponendo un corpus di raffinati manufatti. Platimiro Fiorenza è figlio d’arte: formatosi a soli sette anni grazie al padre orafo corallaio, ben presto attira l’attenzione del maestro Domenico Li Muli, scultore e pittore trapanese. Approda ben presto in modo sperimentale nel mondo della pittura, della scultura, del restauro e della poesia, fino stabilire dei rapporti di collaborazione con artisti del calibro di Giò Pomodoro, e diventare uno dei protagonisti di molte manifestazioni internazionali. Oggi le opere dell’orafo corallaio Fiorenza vantano prestigiose collocazioni in collezioni pubbliche e private, tra cui citiamo almeno i Musei Vaticani, la Cattedrale di Monreale, ma anche il papa Giovanni Paolo II e naturalmente i Misteri di Trapani. La mostra è visitabile al Museo di Torre di Ligny di Trapani fino al 23 dicembre, dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.30. Chiuso il lunedì.