CALTAGIRONE, GLI EVENTI SACRI DI PASQUA

CALTAGIRONE, GLI EVENTI SACRI DI PASQUA

CALTAGIRONE, GLI EVENTI SACRI DI PASQUA

Nel segno della tradizione, della fede e dell`arte, da giovedì 21 aprile fino a domenica 25

Giovedì Santo (21 aprile), con la serata dedicata alla visita dei “Sepolcri”: le parrocchie adornano i propri altari con ceri, fiori e vasi con pianticelle di frumento germinate al buio, creando un’atmosfera di raccoglimento per i fedeli,ricordando la ricorrenza dell’ultima cena. Il “Sepolcro” racchiude il corpo mistico di Cristo e nelle parrocchie si veglierà in preghiera fino al mattino successivo. Venerdì Santo (22 aprile), alle 18:30, per le vie del centro storico, si terrà la solenne processione del Cristo Morto e della Madonna Addolorata. Essa, con il tradizionale corteo senatoriale, farà vivere momenti di grande religiosità e devozione popolare. Racchiusa in una grande urba dorata, la statua lignea del Cristo morto, opera di Giuseppe e Francesco Vaccaro (1850), seguita dalla Madre dolente in gramaglie, viene portata a spalla per le vie della zona antica tra preghiere e canti devozionali di fedeli, confrati e clero, che creano un’atmosfera drammatica. La sera di venerdì (alle 21:00), nella Chiesa del Collegio, il coro polifonico di San Giuliano, diretto da don Antonio Parisi – maestro accompagnatore Michele Cancemi -, proporrà il concerto del Venerdì Santo “Stabat Mater”. Domenica 24 aprile, a partire dalle 16:30, nel centro storico, si svolgerà la tradizionale, sacra rappresentazione de “A’ Giunta”, l’incontro di Cristo risorto (un insieme statuario con le due guardie del sepolcro del XVIII secolo) con la Madre, mediato da San Pietro, una statua gigantesca (alta 3 metri), realizzata in cartapesta. L’imponente San Pietro, sorretto ai fianchi da due assistenti – portatori, alla vista del Cristo risorto va alla ricerca – mentre la folla si allarga o restringe per consentire il passaggio spedito dell’Apostolo - della Madonna alla quale dare la lieta novella della Resurrezione. Le prime ricerche di San Pietro sono vane ed il suo sguardo si ferma per scrutare gli angoli della piazza e le strade adiacenti. Nel frattempo il vento gonfia il suo mantello color porpora, facendo apparire Pietro ancora più maestoso. Finalmente, l’incontro avviene all’angolo tra la piazza Municipio e la via Luigi Sturzo, mentre le campane suonano a festa. L’Addolorata, alla vista del Figlio, lascia il manto nero e rimane vestita di bianco ed azzurro, colori, questi, che simboleggiano la sua felicità. Poi, allargando le braccia, abbassa tre volte la testa per rendere omaggio a Cristo, mente la folla festante accompagna i tre inchini dell’Addolorata con un corale ed appassionato “Viva Maria”. Infine, da piazza Marconi, si assiste alla “Spartenza”. Foto: una veduta di Caltagirone