Urgono strategie per la tutela e fruizione del Teatro greco
“È necessario organizzare al più presto una conferenza dei servizi per definire le strategie da mettere in campo per conciliare tutela e fruizione del nostro Teatro greco”. È questa la proposta che il sindaco, Roberto Visentin, anche nella veste di presidente della Fondazione Inda, lancia alla soprintendente ai Beni culturali, Concetta Ciurcina. “Il crollo della Casa dei gladiatori a Pompei e l’inserimento, da parte di un’associazione di archeologi, del Teatro greco tra i monumenti a rischio – ha aggiunto il sindaco Visentin – ci richiamano ad una scelta di responsabilità, viste anche le difficoltà cui vanno incontro le soprintendenze nella gestione dei siti monumentali a causa delle ristrettezze finanziarie. In questo senso, la mancanza di risorse denunciata dagli archeologi mal si concilia con l’ottimismo dell’assessore regionale Messineo; non si comprende, infatti, in cosa debba consistere l’aiuto delle soprintendenze, da lui richiesto, quando le stesse dicono di avere ristretti margini di manovra”. “Soprattutto – ha concluso il sindaco Visentin – non vorremmo che tra le tante iniziative bislacche e autolesioniste delle quali si ha di tanto in tanto notizia (come quella che intende chiedere la cancellazione di Siracusa dalla liste dell’Unesco), qualcuno un giorno si alzi e proponga di non tenere più gli spettacoli classici nella cavea del Temenite. Le Rappresentazioni della Fondazione Inda nella forma attuale sono il più importane evento culturale della città, unico e apprezzato a livello internazionale, e sono un patrimonio al quale non possiamo rinunciare, anche per i non indifferenti risvolti economici; un evento che ha senso solo se ubicato al Teatro greco. Affrontiamo subito la questione, prima che sia troppo tardi”.