Fino al 31 ottobre in mostra "Piccole meraviglie svelate"
In occasione della VII giornata nazionale FIDAM, Federazione Italiana Amici dei Musei, avente per tema ARTE NASCOSTA e svoltasi il 3 ottobre, l’Associazione Amici del Museo Pepoli di Trapani ha organizzato nelle sale del Museo la mostra Piccole meraviglie svelate: la Natività di Maria, con l’esposizione di una serie di statuine della fine del XVIII secolo, conservate nei depositi, donate dal barone Melchiorre Curatolo Saura nella prima metà del secolo scorso. Le piccole opere sono realizzate con una tecnica polimaterica che richiama i modi della tradizione presepiale napoletana: mani e braccia sono in legno, scolpito e dipinto, mentre le parti strutturali in legno grezzo; i volti sono modellati in gesso, mediante calchi; gli abiti sono in seta, lamè e cotone, guarniti con pizzi e passamanerie: interessante è la loro foggia che ricalca la moda del tardo Settecento. Facevano parte del cosiddetto “Presepe della Bambina”, che era in uso allestire a Trapani per la festività di Maria Bambina che ricade l’8 settembre, e che restava esposto fino al 29 settembre, giorno dedicato a San Michele. Consisteva nella riproduzione, più o meno fantasiosa, del palazzo di San Gioacchino e Anna, che si riteneva fosse sorto nei dintorni di Gerusalemme, suddiviso in diversi ambienti, ciascuno dei quali veniva corredato di mobili e suppellettili. La composizione scenografica in miniatura era animata da figurine scolpite in legno o cera, rivestite con abiti in tessuto, raffiguranti diversi personaggi: l’anziana Sant’Anna, San Gioacchino, Maria Bambina, nobildonne e notabili, sacerdoti e sovrani, attestanti la discendenza regale della Vergine, ed anche inservienti come il cuoco, il moro, la mora. L’arredamento, anch’esso in miniatura, era composto da trumeaux, cassettoni, consolle, tavoli, sedie, specchiere, cassoni, tutti in legno intagliato o dipinto con superfici dorate o decorate a tempera. Gli esemplari più pregevoli sono ornati con motivi floreali, scene di genere o cineserie che ripropongono la tradizione del mobile dipinto rococò, ampiamente diffusa nel palermitano e nell’agro ericino. Tra le vivaci scene di genere, è possibile individuare soggetti campestri, di mercato o di caccia, animali esotici, figure in maschera. La mostra ricrea la camera di Sant’Anna, visitata e assistita da principesse, con la culla della Bambina custodita dall’Arcangelo Michele, ed il salotto di ricevimento di San Gioacchino, circondato da principi, e personaggi eminenti in gran consiglio. In una vetrina a parte si possono ammirare vari personaggi isolati, tra cui la serva nera vicina al seggiolone di Maria bambina, e arredi lignei in miniatura La mostra è visitabile fino al 31 ottobre 2010. Orari: feriali 9.00-13.30, festivi 9.00-12,30. Giuseppe Novara