TRAPANI, PRESENTAZIONE DEL VOLUME ARGENTI E ORI TRAPANESI

TRAPANI, PRESENTAZIONE DEL VOLUME ARGENTI E ORI TRAPANESI

TRAPANI, PRESENTAZIONE DEL VOLUME ARGENTI E ORI TRAPANESI

Edito dall`Associazione Amici del Museo, a cura di Annamaria Precopi Lombardo e Lina Novara

Sabato 2 ottobre c.m. nella splendida cornice del Museo Regionale Pluridisciplinare “A. Pepoli” di Trapani, alla presenza di un folto e qualificato pubblico, è stato presentato il volume edito dall’Associazione Amici del Museo Pepoli "Argenti e ori trapanesi nel Museo e nel territorio", a cura di Annamaria Precopi Lombardo e Lina Novara. Il volume raccoglie le relazioni e i dati relativi al Progetto "Conoscere e riconoscere", attivato nel 2008 dall’Associazione, e attraverso i saggi di Maria Concetta Di Natale, Annamaria Precopi Lombardo, Lina Novara, Maurizio Vitella e Daniela Scandariato, traccia la storia della maestranza degli orafi e argentieri di Trapani e dell’arte argentaria trapanese dal secolo XVII al XIX. Come scrive Maria Luisa Famà, direttore del Museo Pepoli, nelle Note introduttive “orafi e argentieri, molti dei quali finora inediti, sono i protagonisti di questo volume in cui vengono per la prima volta presentate nel loro insieme molte opere in oro e argento del trapanese”. L’opera contiene anche un repertorio comprendente le cariche sociali degli orafi e argentieri trapanesi, i marchi di argentieri e consoli, i profili dei maestri e un regesto della maestranza: quest’ultimo “costituisce il frutto maturo del lungo percorso di ricerca su queste particolari produzioni e sugli uomini che a vario titolo ne hanno segnato il percorso ed accoglie i risultati di un lavoro di cui nessuno studioso della materia potrà fare a meno nell’affrontare ulteriori future ricerche” (Famà). Singole schede sono dedicate a manufatti in oro o in argento, rilevanti per peculiarità storiche, artistiche o documentarie: il repositorio dei Gesuiti (1614-1630), ora presso il Museo Pepoli, una piccola bilancia d’argento di collezione privata, eseguita da Giuseppe Piazza nella seconda metà del secolo XVIII, l’ostensorio d’oro, datato 1730, che viene utilizzato per la solenne processione del Corpus Domini, custodito dal Comune di Trapani, il sontuoso “tabernacolo del Giovedì Santo” del Seminario vescovile, eseguito dall’argentiere tedesco Wolfango Huebuer che operò e tenne bottega a Trapani nella seconda metà del XVIII secolo. Ne va trascurato di sottolineare il pregio delle immagini che numerose corredano il volume e l’accurata veste grafica. Giuseppe Novara

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