RUBARE L'ANIMA AL VINO CON UN PENNELLO - PIETRO BARBERA

RUBARE L'ANIMA AL VINO CON UN PENNELLO -  PIETRO BARBERA

RUBARE L'ANIMA AL VINO CON UN PENNELLO - PIETRO BARBERA

Intervista a Pietro Barbera, poeta e

Nel vasto panorama dell'arte contemporanea italiana, spesso emergono figure che riescono a catturare l'immaginazione del pubblico attraverso la loro creatività innovativa e unica.

Uno di questi artisti originali è senza alcun dubbio il siciliano Pietro Barbera che abbiamo incontrato in occasione  della mostra presso  la Cantina Storica del  "Duca degli Abruzzi"  di Padova, davanti ad un bel bicchiere di "rosso". Da circa 20 anni, Barbera ha lanciato la sua WineArt in Italia ed è stato presente in tante manifestazioni con le sue opere originali. 

Da cosa nasce questa forma di espressione?

“Io stesso, ho cercato di essere uno di questi artisti rivoluzionari – risponde - che vuole portare una ventata di freschezza e leggerezza nel mondo dell'arte con una tecnica innovativa: la pittura con il vino, un genere che ho battezzato con il nome di WineArt, dipingendo “vinarelli” su cartoncino. Il mio approccio alla pittura è un'ode all'inventiva e alla sperimentazione – continua - utilizzando il vino come mezzo espressivo, cerco di creare opere d'arte intrise di ricchezza cromatica e profondità emozionale, usandolo da solo e arricchendolo con altri colori acrilici o acquerelli. Cerco  di combinare tonalità e sfumature attraverso le sue varietà, solitamente i rossi più intensi,  ottenendo un effetto visivo unico, rendendo ogni dipinto un'esperienza sensoriale avvincente. Oltre all'aspetto visivo, l'uso del vino aggiunge un livello di simbolismo e significato alle opere, trasmettendo la storia e la cultura di questo nettare italiano.”

Qual'è il suo messaggio ?

“Ho voluto rendere omaggio al vino, un elemento così comune nella cultura italiana, trasformandolo in un medium artistico complesso. Attraverso le mie opere, vorrei comunicare l'amore per la tradizione vinicola italiana, ma anche sfidare le convenzioni artistiche tradizionali.”

Quando ha iniziato questo tipo di esperienza artistica ?

“Agli inizi degli anni duemila, sono stato tra i primi a lanciare la WineArt  in Italia, aprendo un varco nell’orizzonte del mondo dell'arte contemporanea. WineArt non è solo una celebrazione della creatività, ma anche un ponte tra l'arte e la cultura, creando un dialogo coinvolgente tra l'osservatore e l'opera.  Oltre ad essere, la mia, un’arte inebriante e magica per certi versi, è molto più di una semplice combinazione di colori e forme; è un'esperienza multisensoriale che coinvolge non solo la vista, ma anche l'olfatto e il gusto. Con le sue varie sfumature di colore e il suo bouquet aromatico, si fonde in modo armonioso con il cartoncino, creando opere d'arte istintuali che raccolgono i miei guizzi creativi del momento. Un nuovo modo di assaporarlo, non solo con le nostre papille gustative e l’olfatto ma anche con gli occhi delle sensazioni interiori. Normalmente ai  miei acquerelli/vinarelli  abbino le poesie  che possono nascere in momenti creativi simultanei o indipendenti. Poi riaffiorano inevitabili collegamenti tra i due generi creativi, tanto da farmi apparire i versi predestinati a una determinata opera e viceversa. Ho chiamato PoetryArt il modo di proporre le mie idee. Ho cominciato con le poesie in forma di manifesto, poi ho  pensato di sfoltire le parole nei dipinti, mantenendo pur sempre la necessità di affiancare i versi alla pittura, riportandoli sul retro di ogni dipinto.”

Qual'è il suo obiettivo ?

 “Con l'uso ingegnoso del vino, come mezzo espressivo, vorrei  riuscire a catturare l'essenza della vita e a tradurla in una forma d'arte affascinante e seducente.  Le mie opere trasudano passione, emozione e profondità, e invitano gli spettatori a immergersi in un mondo di sensazioni e significati nascosti. L'introduzione della Wineart mi ha portato  nei luoghi dove il vino viene celebrato e apprezzato dai suoi cultori e produttori, dal Vinitaly di Verona, a manifestazioni di degustazione in Italia e all’estero, dimostrando che l'arte può essere trovata anche nei luoghi più inaspettati e che l'ispirazione può scaturire anche da esperienze quotidiane, magari attorno a un bicchiere di vino. Concluderei  con un messaggio per i nostri lettori: "mettete un Barbera non solo nelle vostre cantine, ma anche nei vostri salotti di casa.”

Ed ha ragione, crediamo che il nostro l’artista abbia la capacità di fondere l'arte, la poesia e la  cultura in modo armonioso,  tanto da essere degna di ammirazione.

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