TRAPANI: UNA TRADIZIONE CHE RIMANE SEMPRE VIVA "LE SCINNUTE"

TRAPANI: UNA TRADIZIONE CHE RIMANE SEMPRE VIVA

TRAPANI: UNA TRADIZIONE CHE RIMANE SEMPRE VIVA "LE SCINNUTE"

Dal 24 febbraio, primo venerdì di Quaresima, le scinnute dei sacri gruppi dei Misteri.

Con La Separazione e La lavanda dei piedi hanno preso il via, il 24 febbraio 2023, primo venerdì di Quaresima, le “scinnute” dei sacri gruppi dei Misteri di Trapani, un rito antico che, nel corso dei secoli, ha subito variazioni e modifiche.

Le prime notizie risalgono al 1653 e ci tramandano che, a quella data, le “scinnute” si svolgevano nei sei venerdì precedenti la Settimana Santa. Il rito consisteva nell’esposizione del Santissimo Sacramento e del gruppo designato, nella chiesa di San Michele, sede dei sacri gruppi, dalle prime ore del mattino e fino al tramonto, momento in cui il sacerdote effettuava un’omelia commentando passi dei libri sacri.

Padre Benigno da S. Caterina (1743 – 1815) nella sua “Trapani sacra e profana” (1812) riferisce inoltre che “si predica con un gran concorso di popolo in tutti i sei venerdì di Quaresima davanti a qualche mistero della Passione di Gesù”.

Qualora il ceto cui era affidato il gruppo aveva possibilità economiche, interveniva anche la banda che, all’esterno della chiesa, intonava delle musiche sacre. All’alba del primo venerdì l’“Ascesa al calvario” si trovava già posizionato davanti l’altare e lì rimaneva in esposizione per tutto il periodo quaresimale.

Ma la scinnuta vera e propria di quel primo venerdì era riservata al gruppo “Gesù nell’ Orto di Getsemani”, al quale nel dopoguerra subentrò, per motivi economici, la “Caduta al Cedron”. Il secondo venerdì scendeva “Gesù dinanzi ad Hanna” ed il terzo la “Coronazione di spine”, sostituito anch’esso negli anni del dopoguerra dalla “Flagellazione”.

Alla “Sentenza”, era dedicato il quarto venerdì e all’“Ascesa al Calvario”, il quinto.

Il simulacro di Maria SS. Addolorata concludeva le “scinnute” nel sesto venerdì quaresimale.

Secondo una tradizione non documentata, con il termine di “scinnuta” si intende la discesa dei gruppi esistenti in passato - di numero minore rispetto a quelli di oggi - dalla propria collocazione, prima all’interno della chiesa di San Michele, e dal 1749 ca. dalle alte nicchie dell’annesso oratorio. Ogni Mistero, nella giornata della discesa, veniva addobbato, come avviene tuttora, con i suoi ornamenti d’argento e con semplici fiori.

Il rito fu sospeso durante il secondo conflitto mondiale, per essere poi ripreso nel 1964, secondo l’antico ordine di “discesa” dei gruppi.

Intorno al 1970, quando i gruppi erano ospitati presso la chiesa del Purgatorio, dove tuttora si trovano, fu introdotta anche la celebrazione della Santa Messa, preceduta e seguita dalle esibizioni musicali della banda di turno.

Da qualche anno, nei giorni di martedì e mercoledì precedenti la Settimana Santa, sono state aggiunte due “scinnute” che non fanno parte del calendario storico: quella del quadro della “Madre Pietà dei Massari” e dell’altro della “Madre Pietà del Popolo”.

Ai riti partecipano le maestranze affidatarie e diversi devoti, in un momento di collettivo raccoglimento e di preghiera in attesa della processione del Venerdì Santo.

Nel 2021 e nel 2022, a causa dell’emergenza pandemica, il programma delle “scinnute” è stato modificato: ogni gruppo ha avuto, singolarmente, la sua “scinnuta”, a porte chiuse, nei vari giorni della settimana e non solo il venerdì. L’antico rito si è svolto con l’esecuzione da parte di brani musicali all’esterno, la lettura di una scheda storico-artistica e con il commento di testi evangelici.

 La novità dell'anno in corso, 2023, consiste nel fatto che saranno due i sacri gruppi ad effettuare la “scinnuta” in ciascun martedì e venerdì del periodo quaresimale: per una devozione ordinata e meno affollata i due gruppi, addobbati con fiori e con i loro preziosi argenti, saranno posizionati davanti l'altare della chiesa, alle ore 19.00, per un momento di preghiera, preceduto e seguito dalle musiche della banda musicale che si esibirà all’esterno della chiesa delle Anime Sante del Purgatorio.

Lina Novara

 Foto di Nicolò Miceli

CALENDARIO DELLE SCINNUTE

Venerdì 24 febbraio:

La Separazione – Ceto degli Orefici

La lavanda dei piedi – Ceto dei Pescatori

Martedi 28 febbraio:
Gesù nell’orto del Getsemani – Ceto degli Ortolani
L’Arresto – Ceto dei Metallurgici

Venerdi 3 marzo:
La Caduta al Cedron – Ceto dei Naviganti
Gesù dinanzi ad Hanna – Ceto dei Fruttivendoli

Martedi 7 marzo:
La negazione – Ceto dei Barbieri e dei Parrucchieri
Gesù dinanzi ad Erode – Ceto dei Pescivendoli

Venerdì 10 marzo:
La flagellazione – Ceto dei Muratori e Scalpellini
La coronazione di spine – Ceto dei Fornai

Martedi 14 marzo:
Ecce Homo – Ceto dei Calzolai e Calzaturieri
La Sentenza – Ceto dei Macellai

Venerdi 17 marzo:
L’Ascesa al Calvario – Popolo
La Spogliazione – Ceto dei Tessili e Abbigliamento

Martedi 21 marzo:
La sollevazione della croce – Ceto dei Falegnami, carpentieri e Mobilieri
La ferita al costato – Ceto dei pittori e decoratori

Venerdì 24 marzo:
La deposizione – Ceto dei Sarti e Tappezzieri
Il trasporto al sepolcro – Ceto dei Salinai

Martedi 28 marzo:
Madre Pietà dei Massari – Eredi Facchini di Piano San Rocco

Mercoledi 29 marzo:
Madre Pietà del Popolo – Ceto dei fruttivendoli

Venerdi 31 marzo:
Gesù nell’urna – Ceto dei Pastai
Maria SS. Addolorata – Ceto degli Autisti, Albergatori, Baristi Camerieri, Cuochi, Dolcieri, 

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