ALLA BIT DI MILANO IL FESTIVAL DELLA SICILIA CON I SUOI BORGHI E VIE DEI TESORI

ALLA BIT DI MILANO IL FESTIVAL DELLA SICILIA CON I SUOI BORGHI E VIE DEI TESORI

ALLA BIT DI MILANO IL FESTIVAL DELLA SICILIA CON I SUOI BORGHI E VIE DEI TESORI

La Sicilia presenta le sue attrazioni alla Borsa Internazionale del Turismo.

Un successo oltre ogni attesa quello raccolto dai Borghi dei Tesori e dalle Vie dei Tesori, i due progetti siciliani che sono stati presentati alla Borsa Internazionale del Turismo, a Milano. Due conferenze affollatissime, tanti talk con protagonisti dei due circuiti, lo stand preso d’assalto non soltanto dal pubblico curioso della prima giornata, ma anche e soprattutto dagli operatori del turismo, attenti a cogliere le possibilità che offre un “prodotto” fatto di sensazioni, di comunità, di luoghi inediti e percorsi alternativi ai soliti tour. Sotto lo sguardo benevolo e le “sortite” inattese di dei e dee, fauni, satiri e Medusa.

Il mondo del turismo internazionale è alla ricerca di questo genere di offerte, amate dagli stessi cittadini, ma adorate dal turista globetrotter che accanto ai grandi attrattori, cerca la cappella nascosta, il castello arroccato, il volo sulle saline o l’artigiano di un tempo. Ma questi sono soltanto esempi, i luoghi da visitare sono centinaia in città, grandi, piccole e piccolissime: si preparano alle nuove edizioni 2023 sia i Borghi dei Tesori, la rete di 45 piccoli comuni che nel 2021 si sono uniti, che Le Vie dei Tesori, il festival “madre” ideato nel 2006 per l’Università di Palermo per seminare conoscenza fuori dal mondo accademico. Dal 26 agosto al 10 settembre, tre weekend per scoprire 45 realtà diverse l’una dall’altra, in tutte e nove le province siciliane. Ci sono comuni arroccati sulle montagne e altri distesi in riva al mare; alcuni colmi di tesori archeologici, altri immersi in una natura padrona e rigogliosa; alcuni già con una vocazione turistica radicata, altri lontani dai circuiti. Sono tutti fieri della loro autenticità, custodi di tradizioni, piatti, sagre, piccole chiese di comunità e musei gioiello. Dal 16 settembre all’1 ottobre, il primo gruppo di città: dalle tre del Trapanese, legate profondamente al mare, Trapani, Marsala e Mazara del Vallo; poi Messina, Enna, Caltanissetta; attorno a Palermo,  Carini, Bagheria e Termini Imerese. E le due debuttanti2023, Gela che custodisce un passato straordinario da potente colonia greca affacciata sul mare; e Mazzarino, la potente signoria dei Branciforte, lontana dai circuiti turistici.

E ancota,  Ragusa, Scicli e Noto; e la costa ovest, Sciacca e Alcamo, e, più vicina al capoluogo, Cefalù. E le due  capitane: Catania, nera di lava, profonda, bellissima, dove si passerà dai passaggi segreti delle monache alle grotte sotterranee. E Palermo, dove tutto è cominciato, la città dove Le Vie dei Tesori sono la narrazione di centinaia di luoghi, cuore di esperienze e laboratori, anche per i più piccoli. 

Centinaia di luoghi visitabili tutti insieme; palazzi nobiliari, cripte sconosciute, carceri dimenticate, giardini segreti, laboratori scientifici, che diventano comprensibili, condivisibili, proprietà della comunità. Ma anche centinaia di tour condotti da accademici, botanici, urbanisti, architetti, e un ventaglio di esperienze speciali: tour in Piper sulle rotte storiche, giri in barca, degustazioni, escursioni nella natura. Il progetto completo e strutturato delle Vie dei Tesori è ormai divenuto una case-history studiata nelle Università, capace di destagionalizzare il turismo nell’Isola e di attirare un numero altissimo di visitatori tra settembre e ottobre, con una ricaduta di ricchezza sulla Sicilia di oltre 6 milioni di euro (dati Otie).

Si andrà per terra, per mare, per aria: luoghi inediti, angoli sconosciuti, piccoli musei gioiello che, facendo rete e trascinandosi a vicenda, rendono la Sicilia un unico museo bellissimo, visitabile in maniera smart, veloce, competitiva. Con un unico coupon per visitare i siti, che non è nominale, si acquista sul sito, è valido per le città che fanno parte della stessa provincia, nell’arco dell’intero festival. Sul posto, i visitatori troveranno le guide oppure audioguide d’autore, accompagnati anche dai siti www.leviedeitesori.it e il neonato (e bellissimo) www.borghideitesori.it, dai social e dal magazine del festival, dove leggere curiosità, approfondimenti, schede.

 

Simonetta Trovato

giornalista
 

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