"IL VOLO DI ANGELO" A CURA DEGLI AMICI DELLA MUSICA DI TRAPANI

"IL VOLO DI ANGELO" A CURA DEGLI AMICI DELLA MUSICA DI TRAPANI

Un recital tenuto presso la Chiesa di San Alberto a Trapani.

Per la giornata della memoria, gli Amici della musica di Trapani hanno portato in scena un recital di Marco Balestracci, con la musica di Alessio Pianelli e  le illustrazioni di Alessandro Gatto, presso la Chiesa di San Alberto a Trapani. La regia di Betty Lo Sciuto.

Un attento pubblico ha assistito alla “performance” di Balestracci sulla storia e le vicende di Angelo Gatto, prigioniero IMI, Internato Militare Italiano, dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale.

Dopo l’annuncio di Badoglio, il re, la regina, il principe e lo stesso Badoglio abbandonano l’Italia mettendosi in salvo, lasciando un milione di soldati in balia dei tedeschi. Di questi, circa settecentomila sono imprigionati  e deportati in Germania, Polonia ed in altre zone dove necessitava la “manovalanza” italiana nelle fabbriche e nelle città bombardate dagli alleati. Angelo è fra questi ed è stato testimone dei maltrattamenti  e delle sevizie subiti dai soldati italiani, che  venivano considerati non prigionieri di guerra, come gli inglesi e gli americani, e quindi non beneficiavano dei trattati della  Croce Rossa Internazionale.

I carri ferroviari per il trasporto dei cavalli furono utilizzati per la deportazione dei militari italiani. A Milano, questi carri sono ancora visibili al “binario 21”. Ogni carro conteneva circa settanta deportati, chiusi  per cinque notti e sei giorni senza acqua né cibo. Sono stati milletrecento chilometri di stenti, senza aria, senza servizi igienici, con le persone che morivano accatastati uno sull’altro. L’unica speranza l’acqua piovana. All’arrivo nel campo di concentramento, cinque soldati italiani impiccati erano messi davanti l’ingresso quasi come un “benvenuto” in attesa di "rompersi" e cadere per terra.

Angelo, seppur provato, maltrattato, picchiato, quasi “ammazzato” riesce, anche per la sua voglia di vivere, per la sua bravura nel disegno,  per essere riuscito anche  a farsi assumere come infermiere e “fortunatamente” con l’ausilio della   Provvidenza, come sottolinea il narratore,  a sopravvivere.  

Toccante la musica di Pianelli che ha accompagnato l’esibizione di Marco Balestracci, bravissimo  anche nel  presentare le illustrazioni di Alessandro Gatto, figlio di Angelo e presente in sala.  Un evento  che ha ricordato le brutture della guerra nel  giorno molto particolare del ricordo.

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