VADEMECUM DEL PERFETTO NAVIGATORE DI RENATO FUCINI

VADEMECUM DEL PERFETTO NAVIGATORE DI RENATO FUCINI

VADEMECUM DEL PERFETTO NAVIGATORE DI RENATO FUCINI

Tratta dal numero di gennaio 2023 del Centro Studi Tradizioni Nautiche

E’ stato pubblicato il numero di gennaio 2023 del

CENTRO STUDI TRADIZIONI NAUTICHE  - ANNO XII N. 125

Molto interessanti  gli articoli tutti improntati sul “mare” e le sue storie,  tanto care a tutti gli appassionati del mondo marino.

Riportiamo una spiritosa poesia del verseggiatore toscano Renato Fucini(1843-1923) riportata nel numero di gennaio.

VADEMECUM DEL PERFETTO NAVIGATORE

Con tutti i mari, con tutti i venti

Il navigare è sempre da imprudenti.

Vento a ponente

Chi  salpa dalla riva se ne pente.

Quando soffia il Maestrale,

Stare in porto non è male.

Se la brezza è di Nord-Este

Fuggi il mar come la peste.

Vento fresco di Provenza,

Navigar non è prudenza.

Se a Libeccio gira il vento,

Fuggi il mare con spavento.

Nubi a a levante,

Catene, ancore e boe son cose sante.

Vento alla terra,

Chi  sta in porto mai non erra.

Se t’imbarchi col Grecale,

Pescicani e funerale.

Se t’imbarchi col Garbino,

E’ tremendo il tuo destino.

Pecorelle a mezzogiorno,

Partirai senza ritorno.

Pecorelle all’orizzonte,

Vai sul molo e…dietro fronte.

Aria rosa al tramonto,

Navigar non mette conto.

Aria rossa alla mattina,

Non salpar, torna in cantina.

Bonaccia la mattina alla riviera,

La partenza rimandala a sera.

Bonaccia sulla sera, alla marina,

Non t’imbarcar, aspetta domattina.

Se a ponente vedi un lampo,

E’ naufragio senza scampo.

Quando è pronto il tuo veliero,

Non salpar, muta pensiero.

Quando è sole o solicello,

Non montare sul battello.

Non gettare in mare la lancia,

Se a cuore hai la tua pancia.

Né di  Venere né di Marte,

Non s’imbarca né si parte.

L’esperienza ce la dà per certa,

Andar per mare, sepoltura aperta.

Guarda il mare e s’è maretta,

Resta a terra con gran fretta.

Il buon nocchier con lo scirocco fresco,

Pensa ai suoi casi e si trattiene al desco.

Il buon nocchier quand’ode il mar che rugge,

Monta in un treno e senza indugio fugge.

Il buon mocchier, anche se il tempo è bello,

Non si fidi e s’attacchi al gavitello.

Il buon marino quando il tempo è brutto,

Piuttosto che salpar risica tutto.

Il  buon nocchiero, anche coi venti aprichi,

Pensa alla pancia e se la serba, ai fichi.

Messi a scelta l’acqua e il vino,

Scansa l’acqua il buon marino.

Se vuoi essere buon nocchiere

Volgi al mar sempre il sedere.

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