Il Territorio in uno scatto- Fotografie di Sicilia.
Situata in territorio di Carlentini e precisamente sul Colle San Mauro, i cui versanti est ed ovest sono provviste di un’infinità di grotte e cunicoli abitati dalla notte dei tempi e poi scavati e riutilizzati. Le grotte disposte su diversi livelli furono adibite anche come luogo religioso in cui conviveva il culto greco con quello latino. Testimonianza ne sono i numerosi affreschi che portano mischiati i simboli dei due culti. Secondo Carlo Maci il culto “siciliano”, perché radicato nel tessuto religioso del posto e quindi espressione dell’arte lentinese. La Chiesa rupestre è costituita da ambienti quadrangolari, interamente scavati nella roccia e comunicanti attraverso dei passaggi e dei cunicoli, che testimoniano i diversi cambiamenti subiti nel tempo. Anche la porta d’accesso, datata 1764, non è l’ingresso originario. All’interno stupiscono il visitatore, un ricco ciclo di affreschi a palinsesto databili dal XII al XVII sec. Sull’altare est un bellissimo Cristo Pantocratore, con i simboli del culto greco e quello latino. Sulla parete nord cinque figure di santi dove si evidenziano i periodi e gli stili che man mano si sono succeduti nel tempo. Capolavori restaurati di recente. Altri affreschi molto deteriorati, fanno capire che la Chiesetta era interamente affrescata. Dal pavimento una rampa di gradini non praticabili scende su un ambiente ipogeo, dove da una botola è possibile vedere una cripta con sedili sepolcrali con purificatori risalenti al XVI sec. Sopra la Chiesa insistono le rovine di un Eremo. L’ultimo eremita vi ha abitato fino agli inizi del XIX sec.
Maria Rosa Fiorino
