"2100" IL DOCUFILM IN PRIMA VISIONE DEL 08/06/2022

"2100" IL DOCUFILM IN PRIMA VISIONE DEL 08/06/2022

Incontro, proiezione e dibattito, ieri sera, presso la Lega Navale Italiana Sezione di Trapani

E’ soddisfatto Nicola Di Vita, Presidente della sezione trapanese della Lega Navale –“ Una serata bellissima che è stata la cornice ideale per questa manifestazione che la Lega Navale di Trapani ha sposato assieme a tutti gli altri Enti che si occupano di Ambiente e – continua – un ringraziamento particolare a Fabrizio Antonioli che è stato un testimone preparatissimo nel  comunicare e promuovere tutte le attenzioni e le iniziative necessarie per  dare un colpo di spugna ai poco edificanti comportamenti in materia di ambiente che finora hanno caratterizzato l’operato degli uomini.” Di Vita ha anche ringraziato i suoi più stretti collaboratori che hanno condiviso ed organizzato il tutto.

In una splendida cornice estiva, un numeroso ed attento pubblico ha assistito alla proiezione del  Docufilm “2100” prodotto da Fabrizio Antonioli e Thalassia Giaccone.

Fra gli ospiti,  Vincenzo Fazio, Presidente del CAI di Erice, che ha fatto un breve escursus sulle attività del CAI e che ha accolto l’ideatore del film,  presentandolo ai presenti.  Fazio ha sottolineato come il tema ambiente con i  mari e  le coste di tutti i continenti sia diventato fondamentale per salvaguardare l’umanità, che in un futuro prossimo, anno 2100, se non si prenderanno i giusti provvedimenti, dovrà fare i conti con situazioni davvero negative ed estreme per la vita del pianeta.

Chi è Fabrizio Antonioli: uno studioso del mare che ha abbracciato l’ambiente, uno scienziato che ha dato a tutti i presenti gli input giusti per aprire gli occhi e rendersi consapevoli di quello che ci aspetta, soprattutto alle nuove generazioni.

E Fabrizio, assieme a Thalassia, ha dato vita ad un “docufilm” che ha esaltato le bellezze del mare Mediterraneo e soprattutto della nostra terra, La Sicilia. Si è parlato di uragani, così come non li avevamo mai visti e vissuti, di bombe d’acqua che stanno caratterizzando le nostre regioni ed il mare nostrum. I presenti hanno seguito il film ed hanno aperto la “finestra della riflessione”. Si è accennato alle scelte del governo centrale, delle regioni, dei comuni e dei singoli cittadini; come sia importante cambiare stile di vita sull’utilizzo dei consumi energetici, l’utilizzo dell’acqua e dei rifiuti. L’impatto andropico è stato devastante, soprattutto negli ultimi 300 anni: in passato le modifiche e variazioni ambientali non erano così veloci. E, quindi, l’anidride carbonica che è considerata la prima responsabile dei mutamenti climatici. E la personalità poliedrica di  Antonioli, un “multitasting” definito da Fazio, ha dato impulso ad una attività di ricerca che , pur con capitali irrisori rispetto ai budget milionari di certe organizzazioni, ha fatto conoscere il nostro mare, la nostra terra di Sicilia, partendo dalle Egadi, attraverso Ustica, fino alla Balata dei turchi di Agrigento. Il docufilm è stato elogiato al Festival internazionale di Trento ed è stato apprezzato per il suo rigore scientifico e per l’amore dimostrato nella difesa di tutto l’ambiente. “Ha un profilo tagliato e cucito per l’ambiente” – ha detto Vincenzo Fazio parlando dell’autore del docufilm e ha ricordato anche il compianto Sebastiano Tusa che glielo ha presentato. Purtroppo, se non si cambierà rotta, i nostri figli saranno testimoni di una migrazione di tipo ambientale ed assisteranno impotenti all’innalzamento del mare lungo le coste siciliane che potrà arrivare anche ad oltre il metro. Pensiamoci sopra e rimbocchiamoci le maniche, ognuno per quelle che sono le sue possibilità e  potenzialità, cercando innanzitutto di coinvolgere le organizzazioni statali e locali.

Una serata speciale che si è conclusa con un breve dibattito ed infine una degustazione.

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