RISERVA NATURALE – MAZARA DEL VALLO

RISERVA NATURALE – MAZARA DEL VALLO

RISERVA NATURALE – MAZARA DEL VALLO

LAGO PREOLA E GORGHI TONDI

Tra il 57° km della SS 115 ed il bosco del Cantarro, si nasconde una meraviglia di 335 ettari: l’Oasi di “LAGO PREOLA E GORGHI TONDI”. Suggestivo habitat di piante ed animali autoctoni e di uccelli acquatici dai bellissimi colori che catturano il visitatore con il riecheggiare dei loro versi. Prima del 1998, questa parte del territorio mazarese si presentava asciutta e quasi arida. Poi la Regione Siciliana istituì una riserva naturale e venne data in gestione al WWF-Italia. Da allora, le azioni di conservazione e di tutela, insieme alle piogge e alla limitazione dei prelievi d’acqua, hanno cambiato il paesaggio. Oggi, al visitatore, questa zona appare come un’Oasi. La rigogliosa vegetazione è costituita sia da colture, quali vigneti ed uliveti, sia dalle piante spontanee che costituiscono la Macchia Mediterranea. Insieme alla Palma Nana, al Timo, al Carrubo, al Leccio e al Lentisco, è possibile vedere, infatti, la non comune Quercia Spinosa, specie endemica con prevalenza nel mediterraneo orientale. In Italia, oltre che in Sicilia, la troviamo soltanto in Sardegna e in Puglia. Tra le erbe aromatiche non è difficile sentire il profumo del finocchietto selvatico e quello intenso della ruta. Ma su tutto si stagliano cinque specchi d’acqua naturali: il lago MURANA, il lago PREOLA (che è il più grande di tutti) e tre GORGHI TONDI, che prendono questo nome proprio dalla loro forma rotonda. Gli invasi di origine carsica, diversi per profondità ed estensione, rappresentano un importante habitat per volatili ed anfibi, che erano letteralmente scomparsi dal luogo e che adesso sono tornati. In inverno è possibile osservare l’Aquila Minore ed il Falco di palude volteggiare in aria. Diverse varietà di anatra si fermano per svernare (Germano, Canapiglia, Mestolone, Moriglione, Alzavola) e tra queste l’Anatra Marmorizzata e la Moretta Tabaccata, specie importanti di uccelli migratori che salutano cantando la fine dell’inverno. In primavera volteggiano, bellissimi, variopinti Gruccioni, Aironi e le Rondini, che tra i canneti trovano una grande risorsa cibaria: gli insetti. Qui troviamo lo Svasso Maggiore, famoso per la sua danza nuziale. In questa stagione lo Svasso si adorna di cresta con piume nere e collare con piume rosse e nere. Maschio e femmina, uguali di aspetto, si tuffano e rituffano nel lago, riemergendo con ciuffi d’erba in becco che hanno raccolto sul fondale, e, fronteggiandosi con le ali aperte, se li offrono l’un l’altra. E’ uno spettacolo! Tra i sentieri serpeggianti la Macchia, è possibile udire il verso dell’Usignolo di fiume o il gracidare del Rospo smeraldino e della Raganella. Come è pure possibile scorgere, tra i costoni calcareniti, l’Istrice, la Donnola, il Coniglio selvatico, la Volpe o il Pollo Sultano dai bellissimi colori blu cobalto. In prossimità dei laghi, notiamo la Biscia d’acqua e la Testuggine Palustre. Tra gli insetti si annoverano più di venticinque specie di farfalle. Qui lo spirito ritemprandosi scopre quale sia stato il primo habitat dell’uomo, il vero paradiso terrestre, completamente devastato dall’umanità. Ed è proprio a contatto con queste oasi che ci si accorge di dover fare un passo indietro e salvare il Pianeta Terra, prima che sia troppo tardi per tutti i suoi abitanti. Il bracconaggio, le discariche abusive, i focolai d’incendi trovano negli operatori del WWF dei veri combattenti. Sono state promosse numerose campagne di educazione ambientale. Sono state avviate molteplici attività di ricerca scientifica in collaborazione con le Università e gli Istituti di Ricerca. In atto sono in programma futuri progetti di riqualificazione ambientale. La Riserva è aperta al pubblico dal lunedì al sabato tutto l’anno. Per informazioni telefonare al n. 0923 934055. Consiglio: portateci i bambini.