IL MAC DI GIBELLINA

IL MAC DI GIBELLINA

IL MAC DI GIBELLINA

Un Museo d'Arte Contemporanea come pochi.

Ludovico Corrao, il visionario sindaco di Gibellina post terremoto del 1968, sapeva già che il paese risorto avrebbe rappresentato una straordinaria esperienza culturale nel contesto europeo del secondo dopoguerra, esortando gli artisti di fama internazionale ad esprimere solidarietà  con le loro opere. Questo il suo appello agli artisti: "Venite a Gibellina, facciamo crescere i fiori dell’arte e della cultura nel deserto del terremoto, del destino, dell’oblio."  Questa realtà, fortemente intrecciata con la storia dell'arte, la resilienza umana e il terremoto che ha colpito la Sicilia Occidentale, emerge come un laboratorio antropologico della cultura contemporanea. Gibellina è un luogo concettuale e al contempo reale, dove architettura, scultura e pittura dialogano in una realtà plasmata da catastrofi, rinascite e utopie. Il Museo, con la sua collezione permanente, offre un itinerario storico-cronologico attraverso otto sezioni, esplorando le molteplici poetiche dell'arte contemporanea italiana e internazionale dal Novecento alle ultime avanguardie.

La sezione "Museo en plein air" racconta la storia di Gibellina prima e dopo il terremoto, evidenziando il progetto di ricostruzione attraverso opere donate da maestri dell'arte contemporanea. Artisti come Consagra, Burri, Guttuso, Paladino, e molti altri hanno trasformato Gibellina in un museo a cielo aperto, un laboratorio di arte contemporanea e un luogo di rinascita umana.

La "Sala Mario Schifano" custodisce un ciclo pittorico unico dedicato alla vitalità dei bambini e agli elementi primigeni della natura siciliana. Schifano, protagonista della Pop Art italiana, ha contribuito in modo significativo alla scena artistica con opere caratterizzate dall'uso creativo del linguaggio massmediatico.

La "Collezione Nino Soldano" espone opere grafiche di artisti come Guttuso, Isgrò, Pomodoro e altri, grazie alla generosa donazione. La sala "Forma 1" presenta opere di Accardi, Dorazio, Perilli, Turcato, Sanfilippo, Attardi e Consagra, artisti che hanno dato vita a uno dei movimenti più importanti dell'arte astratta italiana.

La sezione fotografica del museo raccoglie opere di fotografi come Jodice, Battaglia, Giacomelli, documentando la storia di Gibellina dal terremoto alla ricostruzione. Il "Grande Cretto" di Alberto Burri, un'imponente opera di cemento che compatta le macerie del terremoto, si erge come simbolo perenne dell'evento.

Il Museo d'Arte Contemporanea è un luogo unico che, attraverso la sua collezione e le opere contenute al suo interno e quelle  disseminate nella città, offre un viaggio attraverso la storia, la rinascita e la diversità delle espressioni artistiche contemporanee. L’invito a visitare il MAC è correlato alle opportunità che esso riserva: la ricchezza delle opere rappresentata dai maggiori artisti del secolo scorso, l’accoglienza del luogo, lontano dal fragore delle città di grandi dimensioni, la presenza di opere fotografiche di Jodice e Battaglia per narrare visivamente la storia di Gibellina e della sua rinascita, il museo organizza eventi speciali, mostre temporanee e attività interattive con i visitatori, un giacimento culturale aperto gratuitamente alle scuole e agli studenti. Ragioni, emozioni e  stupore che l’arte sa suscitare, incantando il pubblico, fissando per sempre nella memoria questa esperienza percettiva.

Pietro Barbera 

 

 

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